ALLA MILANO DESIGN WEEK FORMICA® TORNA ALLE ORIGINI

La carta, elemento materico essenziale del brand, guida i visitatori in un viaggio tra oggetti iconici e creazioni di design tra gli anni Trenta e Ottanta

Un lavoro antologico che ha ripercorso gli oltre 110 anni di innovazione e design del brand, i pattern che ne hanno fatto la storia e gli iconici oggetti che sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo: in occasione della Milano Design Week 2025, Formica® Group ha presentato FORMICA (r)EVOLUTION, un viaggio visivo tra gli anni Trenta e gli anni Ottanta, anni in cui i laminati Formica® hanno rivoluzionato l’abitare, coniugando resistenza, versatilità ed estetica.

Più di 40 i pezzi in mostra al Fenix Scenario di Via Quintino Sella progettato da Sopa Design Studio: oggetti selezionati da Daniele Lorenzon, editore e creatore di Compasso Design, e dall’architetto, progettista e collezionista Alessandro Pedretti. Tavoli, sedie, credenze e oggetti domestici, combinati armonicamente con mobili destinati a bar, negozi e spazi collettivi firmati da grandi maestri, suddivisi in tre aree tematiche: Design d’autore, Oggetti in divenire, I ruggenti ’60 & ’70.

In Design d’autore hanno trovato spazio oggetti creati da grandi nomi del design italiano e internazionale, che hanno scelto di impiegare i laminati Formica® nei loro progetti: una galleria di pezzi iconici, dagli anni Trenta a oggi, in grado di mostrare la diffusione capillare e la fascinazione collettiva legate a questo prodotto.

Oggetti icone della propria epoca e pezzi dalla bellezza senza tempo, tra cui la scrivania disegnata da Gio Ponti nel 1940, il porta vinili modello T150 di Osvaldo Borsani del 1966, il tavolino/tea table progettato da Charles e Ray Eames per Herman Miller nel 1950, gli sgabelli per bambini di Alvar Aalto realizzati per Artek nel 1935, il side table di Paul McCobb per Arbuck degli anni ’50 e la scrivania di George Nelson per ICF negli anni ’60.

Oggetti in divenire ha invece raccontato l’universo di quegli oggetti in grado di cambiare la propria forma, trasformandosi, aprendosi o chiudendosi, muovendosi nello spazio grazie a ruote o carrelli. Una flessibilità che ha trovato nella leggerezza e nell’adattabilità del laminato l’espressione della propria essenza, insieme a uno spirito di innovazione e avanguardia.

Tra gli arredi, un tavolo da colazione con portariviste in giunco, un carrello porta TV firmato Mascagni design, un tavolo estensibile con sedie coordinate e uno pieghevole, tutti risalenti agli anni ’50. Accanto a questi un mobile bar ad apertura sincrona, una piccola scrivania con piano ribaltabile e contenitore integrato, un tavolino tondo pieghevole a due livelli, e un tavolo pieghevole giallo che si colloca tra anni ’60 e ’70.

Infine, I ruggenti ’60 & ’70 ha ripercorso gli anni in cui Formica® ha segnato l’immaginario collettivo, non solo nel mondo dell’abitare ma anche negli spazi pubblici e commerciali, diventando emblema dell’esplosione creativa di quegli anni. Colore, disegno, materia e forma che, nella cultura pop, hanno segnato in modo indelebile lo spirito di questa rivoluzione.


In mostra, arredi e oggetti che raccontano quell’energia sperimentale, in cui il design si apre ad altri mondi: il laminato diventa un materiale chiave per interpretare questa nuova libertà espressiva grazie a cromie accese, pattern geometrici e floreali e linee curve che danno forma a un nuovo paesaggio domestico. Oggetti unici come la lampada da terra con tavolino e portariviste e i portapiante. E ancora, alcuni tavoli colorati con quadri e scacchi e motivi a fiore, sgabelli, panche e sedute colorate tipiche della produzione di quei vent’anni ruggenti.

Elemento essenziale che ha guidato i visitatori è stato la carta, cuore concettuale del progetto e parte fondamentale del processo produttivo: Formica® nasce infatti dalla sovrapposizione di strati cartacei sottoposti ad alta pressione a temperature molto elevate.


Attraverso pannelli, partizioni e stratificazioni che definiscono ambienti e prospettive, il processo di creazione delle superfici del brand è così diventato qualcosa di vivo.

L’intero spazio ha preso le forme di un racconto tridimensionale, scenografico e teatrale insieme, che ha accompagnato il pubblico lungo il percorso, sottolineando il legame profondo tra il laminato e la materia originaria. Un dialogo tra epoche, oggetti e visioni intorno a una superficie senza tempo che ha trasformato il modo di vivere e progettare gli spazi, ispirando soluzioni di design che guardano costantemente al futuro.

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